venerdì 24 gennaio 2014

Vaara: Penhaligon’s incanta il Maharadja

Vaara è una bimba nata a Jodhpur, in un palazzo incantevole, da sogno, ed è la gioia di suo nonno, Sua Altezza il Maharadja Gaj Singh II che ha voluto celebrare la sua nascita dedicandole un profumo, un'essenza che catturasse l'anima dei giardini esotici, dei mercati di spezie e stoffe sgargianti e il legame profondo della sua famiglia con il Jodhpur, la propria terra. Il Maharadja commissionò la fragranza a Penhaligon's che inviò a corte il mastro profumiere Messer Duchaufour per ricreare questo incanto. Bertrand ha viaggiato fino a Jodhpur per scoprire la vita del Maharaja, ha visitato i monumenti storici, i palazzi della famiglia, i giardini esotici ed i trafficati mercati cittadini. Per esaudire il desiderio di Sua Altezza reale Duchaufour ha visitato i monumenti storici, i palazzi della famiglia, i giardini esotici e i trafficati mercati cittadini.Come nei grand tour del 1700 il maestro profumiere riesce a tradurre, non in un quadro o uno scritto, la bellezza di questi luoghi per celebrare la piccola Vaara con un profumo da ‘mille e una notte’.

Tra pochi giorni disponibile presso la profumeria Rocco Nocera in via Turati a Caserta.
Visita il sito www.profumerierocconocera.it e scoprirai il mondo incantato della profumeria artisica.

martedì 21 gennaio 2014

Serge Lutes: da visionnaire all’anti profumo, ecco il genio della bellezza assoluta


Un sognatore, un uomo che vive sempre tra le nuvole, un narratore che ha trasformato il senso della bellezza. Un genio. Questo è Serge Lutens, artista poliedrico ma soprattutto genio della bellezza assoluta. Nasce a Lille, nel nord della Francia, durante la seconda guerra mondiale

Serge Lutens è nato durante la guerra, il 14 marzo 1942, e già da giovane emerge la sua indole per ‘il bello’. Preferirebbe fare l’attore ma a 14 anni viene assunto in un salone di bellezza della sua città natale. Un evento che probabilmente segnerà la sua fortuna. Non ancora maggiorenne individua i parametri femminili che farà suoi: occhi truccati con ombretto, pelli eteree e capelli corti, tagliati netti e piastrati. Qui iniziano i suoi primi scatti fotografici alle sue ‘ideazioni’.

Ha 18 anni quando viene chiamato sotto le armi durante la guerra di Algeria. Sarà riformato. Questa rottura è importante, perché fa sì che si decida a lasciare Lille per recarsi a Parigi. Siamo nel 1962. Nella capitale francese vive momenti altalenanti prima della svolta della sua vita: contatta la rivista Vogue, che per Lutens rappresenta per lui l’essenza della bellezza: una sorta di terra promessa. Tre giorni dopo collabora al numero di Natale.

Creatore di una visione attraverso il trucco, i gioielli e gli oggetti straordinari, Serge Lutens diventa rapidamente LA persona da chiamare e le riviste di moda non si sbagliano: Elle, Jardin des Modes, Harper’s Bazaar lo sollecitano costantemente. Collabora così con i più grandi fotografi dell’epoca, proseguendo parallelamente con il suo lavoro fotografico. In questi anni il riconoscimento del suo talento è evidente.

Sul finire degli anni ’60 approda da Christian Dior e per questa Maison creerà colori, stile e immagini. Il suo sentire prende infine corpo attraverso la fotografia. Il decennio successivo rappresenta la sua incoronazione tra i creatori ‘visionari’ della bellezza tout court. 

In questo periodo viaggia, scopre il Marocco, poi il Giappone: due paesi, con culture così ricche e diverse, si riuniranno in lui consolidando il suo modo di vedere e di sentire. E l’oriente entrerà nella sua vita artistica: nel 1980 inizia una collaborazione con Shiseido che permetterà a questo gruppo di cosmesi giapponese di diventare uno dei principali protagonisti sul mercato degli anni ‘80 e ‘90.

Nel 1982, per lo stesso marchio, crea ‘Nombre Noir’, il suo primo profumo, con una veste in nero lucido su nero opaco, un concetto che prefigura i codici onnipresenti degli anni ‘90. Se è vero che questo primo profumo segna gli anni ‘80, è con la creazione di ‘Féminité du bois’ e di ‘Les Salons du Palais Royal’, nel 1992, con le sue decorazioni oniriche, che Serge Lutens afferma la sua prima vera rivoluzione olfattiva nel campo dei profumi.

Seguono ‘Ambre sultan’, ‘Tubéreuse criminelle’, ‘Cuir mauresque’ dei must, che scrivono una nuova pagina nella Storia delle fragranze.

Nel 2000 Serge Lutens crea un marchio che porta il suo nome e impone più che mai il suo
stile senza compromessi. Profumi e fard (Nécessaire de beauté), le sue espressioni in
questo campo sono commercializzate attraverso una distribuzione specializzata e selettiva e quella più confidenziale del Palais Royal-Serge Lutens. 
Le sue innovazioni in questo settore saranno ricompensate da vari premi prestigiosi, tra cui numerosi FIFI awards della Fragrance Foundation.

All’inizio degli anni 2010, Serge Lutens stabilisce una connessione tra profumi e letteratura e apre una nuova strada con quello che lui stesso chiama un anti-profumo: L’Eau Serge Lutens.

Visita il sito www.profumerierocconocera.it per scoprire il mondo della bellezza firmato Serge Lutens.

lunedì 20 gennaio 2014

Asmar e Kanz: tesoro ambrato per il Maharaja firmato SoOud

Dopo aver presentato Burqa e Fam e continua il nostro viaggio alla scoperta del mondo di
SoOud. Un mondo dove oriente e occidente si fondano ma con delle note proprie, uniche, ben definite. Un nuovo concetto di profumo di lusso dove l’oriente, la sua bellezza, la sua unicità, la sua catarsi diventano l’elemento di unicità di queste fragranze di Stéphane Humbert Lucas. Il nostro viaggio olfattivo continua con Asmar e Kanz.

Asmar, l’ambré dedicato alla pelle bruna scaldata dal sole

Un viaggio nel cuore delle mille e una notte. Ambra intensa e sognante cucita con caffè, cuoio e tabacco e spolverato con miele bianco. Il profumo scuro della sabbia riscaldata dal sole. La pelle è dorata, diventa di color ambra nella sua accezione più seducente. Questo è Asmar: una fragranza ambrata concentrata ma gradevole, forte e delicata grazie ai sapienti dosaggi di note calde.


Kanz: il tesoro per un Maharaja



E’ un tesoro, ma non come uno lo aspetta. E’ unico, nero come il carbone, duro e tattile. 

Una 
strana combinazione di opacità e trasparenza, come l'odore di agar degno dei Maharaja. Questo è Kanz: una pietra nera come la pece attraversato da vene di minerale prezioso. Un profumo degno di un Maharaja.

SoOud: Quando Oriente e Occidente diventano una cosa sola

Poiché il profumo è il re d'Oriente, Stéphane Humbert Lucas ha creato soOud per celebrare i loro profumi inebrianti fondendo l’esuberanza olfattiva orientale con la raffinatezza della profumeria francese. L’ispirazione è quel mondo mistico, affascinante, dai mille colori, che con i suoi misteri ha da sempre affascinato anche il più distratto viaggiatore. Stéphane Humbert Lucas trova ispirazione nella religione e nel più orientale degli abiti per dare colore e forme alle sue creazioni. Il velo niquab diventa genio, mistero e bellezza: tutti lodano la bellezza nascosta della donna e la bottiglia, con il suo ‘velo di vetro opaco trasparente’, fa sognare in ogni dove. Ma trova illuminazione anche nel mondo della gioielleria di lusso. Un mix che porta alla creazione di So Oud per celebrare la bellezza, non solo femminile, mediorientale. La collezione si articola in 7 creazioni (Hajj, Fam, Asmar, Al Jana, Burqa, Ouris, Nùr) suddivisa in due macro famiglie, i Nectars, profumi in olio, ricchissimi e sontuosi e le Eaux Fins, acque leggere, che coccolano e profumano dolcemente la pelle. Una creazione francese ma con una potenza orientale che li fa diventare dei veri e propri bijoux. L’artista, infatti, si è ispirato Audemars Piguet: il lusso alla francese, qualcosa di semplice, sobrio.

Ora presentiamo Burqa e Fam.

Burqa è misterioso e sensuale.


Legnoso dai sentori orientali, di cuoio e ambra. Come il sangue puro scorre da tutti i templi, mistico e fluido, con toni di inchiostro cinese e stregata da essenze di legni duri, questa fragranza antracite è un incenso liquido di un prestigio e di un’eleganza degni di nota.

Note di Testa: Gelsomino - Rosa - Violetta nera - Cardamomo – Salvia
Note di uore: Cuoio – Benzoino - Mirra – Inchiostro nero - Latte d'Hevea
Note di Fondo: Ambra nera - Teck – Lacrima di Patchouli – Guaiaco

Fam è l’ambrato che disegna labbra nascoste e desiderate

Un’intensa vibrazione di scintillanti spezie rosse si unisce in perfetta sintonia ai caldi toni boisé, in un abbraccio di accenti fioriti e poudré.
Nata dal genio degli imperatori Moghul, questa sofisticata fragranza emana tutto lo charme del legno di Agar, associato al fiore spinoso.

Note di Testa: Zafferano - Peperoncino - Rosa fresca
Note di Cuore: Legno di Oud - Cashmeran - Rosa poudré - Latte d'Hevea - Accordo vinilico
Note di Fondo: Legno di Sandalo – Legno di Cedro – Componente latteo - Muschi ross

domenica 19 gennaio 2014

Eight & Bob. La storia di un profumo 'presidenziale': JFK

La storia inizia nel 1937

Albert Fouquet, il figlio di un aristocratico parigino, era parte della società francese elite nei primi anni del Novecento e un intenditore profumo. In una stanza al piano superiore del castello di famiglia, Fouquet creato e perfezionato diverse essenze per il proprio uso personale - aiutati da Philippe, il maggiordomo di famiglia.

In occasione di eventi sociali che avrebbe sorprendere tutti con un profumo squisito che è diventato sempre più richiesta all'interno della cerchia sociale esclusivo frequentava. Tuttavia, Fouquet continuamente respinto le proposte per commercializzare la sua fragranza.

Una notte, durante le sue vacanze estive nel 1937 sulla Costa Azzurra (Côte d'Azur), Albert incontra e riceve molto bene con un giovane studente americano che era touring Francia in un convertibile: John FK pochi minuti di essere introdotto, la vana JFK è stato catturato con l'essenza che Alberto indossava.Il fascino di John e congenialità persuasero Albert di lasciarlo un campione di

sua colonia con una nota in hotel la mattina seguente: "In questa bottiglia, troverete il pizzico di fascino francese che la tua personalità americana manca."

Al ritorno dalla sua vacanza, Albert ha ricevuto una lettera da John negli Stati Uniti lo ringrazia per il gesto gentile e per informarlo del successo il suo profumo è stato godendo tra i suoi amici. Egli ha chiesto che Alberto lo mandano otto campioni, "e se la vostra produzione consente, un altro per Bob". Senza comprendere pienamente la richiesta, Alberto ha deciso di inviare una scatola con i campioni sufficienti a compensare i costi di trasporto. Il suo perfezionismo esteso non solo al profumo, ma tutto

circonda. Egli non ha riempito l'ordine fino a Philippe trovato alcune bottiglie di vetro bella in una farmacia parigina che Albert considerato adatto per la sua colonia. Infine, ha ordinato diverse scatole decorate con lo stesso modello come la camicia che JFK indossava quando si sono incontrati, e poi etichettato le bottiglie e scatole, con divertenti richiesta di Giovanni: "Eight & Bob".

Albert è stato sorpreso qualche mese dopo, quando ha iniziato a ricevere lettere da America con richieste provenienti da vari registi di Hollywood, produttori e attori come Cary Grant e James Stewart.


Tutti volevano la "Eight & Bob." cologne avevano apparentemente scoperto attraverso il padre di John, che aveva mantenuto rapporti con stelle ben note a causa dei suoi precedenti iniziative imprenditoriali nel settore del cinema.

Purtroppo, il successo della sua acqua di colonia non si sarebbe diffuso molto di più.Nella primavera del 1939, Albert è morto in un incidente stradale nei pressi di Biarritz (Francia). Philippe, l'unica persona in grado di gestire gli ordini, avrebbe continuato solo con il lavoro per un paio di mesi, dal momento che l'inizio della seconda guerra mondiale lo costrinse a lasciare il suo lavoro con la famiglia Fouquet. Nelle spedizioni finali, Philippe nascondeva le bottiglie all'interno di libri che ha accuratamente tagliato a mano per impedire ai nazisti di cogliere l'acqua di colonia.

Decenni più tardi, grazie alla famiglia di Filippo il maggiordomo, la formula per "Eight & Bob." è stato completamente recuperato, insieme con il suo processo di produzione con cura artigianale. Ancora una volta, è diventato uno dei profumi più esclusivi, preferito da uomini più eleganti del mondo.

giovedì 16 gennaio 2014

Agonist: il vento profumato del profondo nord

Un vento caldo, nuovo, avvolgente, per renderci sempre più unici arriva dal profondo nord. E’Agonist:  il marchio di fragranze svedese lanciato nel 2008. La gamma, inizialmente composta da un unico prodotto, presenta diverse fragranze unisex, ciascuna caratterizzata da una combinazione di fragranze naturali racchiuse in flaconi di vetro svedese realizzati artigianalmente.
Tutte le fragranze Agonist vengono create in stretta collaborazione con i più importanti profumieri dediti all’arte tradizionale della profumeria di eccellente qualità.

Il prodotto del loro certosino lavoro viene racchiuso in flaconi di vetro svedese, delle vere e proprie sculture una diversa dall’altra, create in collaborazione esclusiva con la famosa designer del vetro Åsa Jungnelius di Kosta Boda, studio di lavorazione del vetro di fama mondiale.
Ma Agonist crea solo prodotti sostenibili e ogni singolo dettaglio viene sviluppato nell’assoluto rispetto dell’ambiente e adottando un approccio sostenibile all’uso delle materie prime.

Nel rispetto dell’antica arte profumiera e con l’intento di integrare tale aspetto con l’adozione di un approccio contemporaneo e una visione scandinava, Agonist presenta delle fragranze esclusive, massima espressione di una bellezza eterna.

sabato 4 gennaio 2014

Agonist Dark Saphir: Un profumo per Lui e per Lei

Un profumo come dialogo silente, nel quale le voci delle materie prime di provenienza mediorientale si fondono con le note mediterranee e occidentali.
Dark Saphir conduce la mente dall’oscurità alla luce, attraverso la sontuosa trasparenza del vetro cristallino di un flacone che nasce da una scultura ispirata al fascino del blu: le profondità meditative dell’oceano, gli spazi infiniti del cielo, l’incantesimo di uno sguardo che non si dimentica.
AGONIST ha catturato l’intensità ispiratrice del colore dell’ispirazione nella meditazione, l’ha liberata attraverso una piramide olfattiva di prodigiosa complessità e l’ha amorevolmente messa al riparo nella trasparenza preziosa di una scultura dalla complessione incredibilmente ardita, frutto della magistrale capacità di una piccola e antica manifattura svedese del plasmare, con gesti contemporanei e squisita manualità: l’arte del vetro.